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Giacomo Moor: il Fuorisalone come occasione di confronto

Giacomo Moor è un designer che vive e lavora a Milano. Laureato al Politecnico di Milano, inizia a lavorare in una bottega artigiana dove impara il mestiere di falegname. Nel 2011 fonda lo Studio GM con l’obiettivo di sviluppare il suo percorso progettuale e creativo all’interno di uno studio-bottega in cui designer, architetti e artigiani potessero condividere quotidianamente, oltre allo spazio di lavoro, anche le loro competenze specifiche. Attualmente lo Studio GM progetta e realizza sistemi d’arredo su misura come cucine, appartamenti, uffici, oltre a pezzi unici e serie limitate di complementi d’arredo.

Cosa rappresenta per te il Fuorisalone?

Il Fuorisalone rimane un’occasione importante di confronto. Oggetti, spesso molto eterogenei e distanti tra loro, dopo mesi di incubazione nelle menti dei progettisti, prendono vita e vengono catapultati davanti agli occhi di addetti ai lavori provenienti da qualsiasi parte del mondo.

Come ti prepari per questo evento?

L’importanza di questo evento sta, a mio parere, nel fatto che impone a noi designer una deadline al progetto. Ancor prima di iniziare a prendere la matita in mano sai che tutto deve essere pronto per aprile. Spesso è stressante ma per me è fondamentale per ottimizzare tempi e pensieri.

La cosa più strana che ti è successa durante una settimana del design milanese

Quattro anni fa una mia cliente, collezionista di arte e design, mi invitò a cena fuori e mi ritrovai inaspettatamente al tavolo con Marc Newson; fu molto divertente, a tratti surreale.

La cosa fondamentale che hai scoperto o imparato al Fuorisalone

Negli ultimi anni mi sono imposto di selezionare la settimana prima solo alcuni eventi da visitare ma in realtà le cose più inaspettate le ho sempre viste quasi per caso.

Il tuo evento o prodotto che ha avuto più successo al Fuorisalone

L’anno che ricordo con maggior felicità è il 2014 in cui ho presentato la mia collezione Metropolis nella galleria Post-Design di Memphis, non solo per l’evento in sè, ma anche perché è stato forse il mio prodotto più pubblicato all’estero; ancora adesso blog sudamericani mi chiedono informazioni.

Cosa presenti alla prossima edizione e dove?

Quest’anno presento due prodotti con un’azienda storica italiana, Acerbis. Confrontarmi con l’industria, cercando di non perdere il mio linguaggio, è stata una sfida molto stimolante.

Da non perdere alla Design Week 2016

Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, Living e yoox.com presentano DoppiaFirma, un progetto la cui finalità è dare vita a una piccola collezione (16 pezzi) di oggetti raffinati, ciascuno dei quali è il frutto dello scambio creativo tra un designer e un artigiano. Woodyzoody, un piccolo editore di animali in legno pensati da dodici designer che avevano come vincolo di produzione la lavorazione al tornio. Un’iniziativa nuova nel mondo del design che si cimenta da tempo nella produzione di oggetti di questo tipo, ma mai con una collezione vera e propria, questa volta frutto della collaborazione di tutti noi progettisti. Insieme a me Odoardo Fioravanti, Paolo Ulian, Francesco Faccin, Giulio Iacchetti, Lanzavecchia 6 Wai, Lorenz+Kaz, Giorgio Biscaro, Federico Angi, Valerio Sommella, Elia Mangia, Lorenzo Palmeri e Matteo Ragni. Sono molto curioso di vedere i nuovi prodotti di Cassina, presa in mano da poco da Patricia Urquiola.



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 29 febbraio 2016



Giacomo Moor Studio
Via Clitumno 14
Milano

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© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 29 febbraio 2016