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La prima collezione di Marcel Wanders per Safilo

— 12 aprile 2016

Abbiamo parlato con Marcel Wanders di questo nuovo progetto, del suo amore per l’Italia e di come scoprire i veri progetti al Salone

Safilo, storico brand dell’occhialeria e omonimo marchio del Gruppo Safilo, presenta durante la Design Week 2016 una nuova collezione di eyewear creata dal celebre designer Marcel Wanders. Confortevoli e leggere, le nuove montature in metallo sono declinate in molteplici varianti colore, quali royal blue, verde prato, rosso rubino, nero profondo e viola ametista. Una palette cromatica basata sul contrasto con il pattern in metallo (in oro, champagne, canna di fucile o cromato) inciso all’interno della montatura.

 

 

 

Abbiamo parlato con Marcel Wanders e discusso di questo nuovo progetto, del suo amore per l’Italia e di come scoprire i veri progetti al Salone.

 

 

Come sei entrato in contatto con Safilo?
E’ stata una loro idea quella di mettersi in contatto con me e fare una collaborazione. Per me è stato bellissimo, perché mi piace lavorare con aziende che rispetto per le loro qualità professionali, valori e storia.

 

Preferisci lavorare su grandi oggetti o su piccola oggetti come questi?
Se si fa un progetto si fa un progetto. Se lo facciamo, cerchiamo di rendere il progetto molto interessante e quindi non si tratta di dimensioni. Credo che il progetto sia interessante solo se arriva alla testa e al cuore delle persone.

Cerchiamo di lavorare con le aziende che vogliono davvero fare qualcosa. Se un’azienda ci chiede solo di ridisegnare il cappuccio di una penna, noi non lo facciamo. Vogliamo fare tutto il progetto. A volte è una cosa piccola, a volte è enorme, ma è sempre una cosa vera. Qualche anno fa, a Milano abbiamo fatto una mostra con una grande campana e altre cose voluminose, ma c'era anche un armadio con piccoli oggetti e, naturalmente, molte persone semplicemente non li avevano visti, ma erano lì. La dimensione è solo uno degli elementi del design.

 

Qual è il tuo rapporto con la produzione e la mentalità italiana?
Se un nonno ha due nipoti, potrebbe chiedere: "Cosa volete diventare?". Se uno dice "Voglio diventare un artista" e l'altro dice "Voglio diventare un avvocato”, in tutto il mondo sarebbe più felice per quello che vuole diventare un avvocato, ma in Italia accade il contrario. In Italia credo che il valore dell'arte e della creatività sia la cosa più importante. Le persone la tengono in grande considerazione, quindi c'è un reale rispetto per il dettaglio, perché è essenziale per la progettazione. Le persone in Italia la capiscono davvero, più di altre culture. C'è un fantastico rispetto e una vera comprensione del fatto che tutti i dettagli contano, sono tutti importanti. Si tratta di qualcosa di veramente unico, qualcosa di italiano, ed è chiaro che anche in questo progetto è stato assolutamente fondamentale.

 

La collezione Safilo by Marcel Wanders ha un dentro e un fuori. Come è nata l'idea?
La bellezza di questo oggetto è tutta intorno, ma vi è anche una sorta di finezza e raffinatezza, decoro e  dettaglio, qualcosa di esuberante e speciale che volevamo mettere in questo pezzo. Abbiamo pensato che questo elemento fosse meglio non metterlo fuori, ma dentro, in un luogo dove potesse essere più intimo, dove si stai decorando la tua vita senza influenzare quella delle altre persone.

E’ un po' come indossare lingerie. La indossi perché ti piace, il che non significa che debba essere  in vista. Ne puoi mostrare un po’, una spallina, un dettaglio, ma la indossa per te. C'è un po’ di questa sorpresa in questo prodotto, una sorpresa che si può notare se si guarda da dietro. Non è sbattuta in faccia, ma si può vedere. Non è completamente nascosta, ma non è così in vista. Questa dimensione intima mi piace molto e spero che le persone la percepiscano allo stesso modo.

 

Che cosa ti aspetti dalla Design Week 2016?
Molti anni fa, ho incontrato una giornalista. Era il quarto giorno di Salone e mi ha detto: “Non ho visto niente di nuovo, questo è davvero un brutto anno". Ero seccato perché anche io stavo presentando qualcosa e le ho detto: “Ci sono circa 7000 creativi in ​​Europa che si sono fatti il culo per un anno. Hanno fatto di tutto, ci hanno messo il cuore pur di creare qualcosa. Prendono il loro camion, portano il loro lavoro in Italia, ci puntano una lampada, vi invitano, vi versano lo champagne e pensi che avrebbero spedito gli inviti se non avessero la certezza di aver fatto qualcosa di interessante? Potresti dover guardare in un luogo che è diverso rispetto allo scorso anno, ma è il tuo lavoro trovare dei buoni progetti".

Questo è anche il mio atteggiamento quanto vado in fiera: è super entusiasmante e ci sono ottimi lavori. Devi solo trovarli. Si deve capire che potrebbero essere in posti diversi rispetto a ieri, ma questa è la parte più bella. Sono sicuro che ci saranno cose super interessanti a Milano!



© Fuorisalone.it — Riproduzione riservata. — Pubblicato il 12 aprile 2016

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